Berthe Morisot

da | Gen 24, 2024 | 0 commenti

Berthe Morisot. 1875

Nasce il 14 gennaio 1841, a Bourges, Berthe Morisot, pittrice impressionista, conosciuta per essere andata contro ogni stereotipo di genere, decidendo di rendere la sua passione per la pittura un lavoro, come i suoi colleghi maschi.

Espone alcune opere alla prima mostra degli Impressionisti il 14 aprile 1874 presso lo studio del fotografo Felix Nadar , in rue des Capucines a Parigi. Tra queste opere ricordiamo la famosa “ La Culla “ , oggi esposta al Museo d’Orsay di Parigi.

La sua presenza suscita scandalo tra la critica e l’opinione pubblica.

Berthe Morisot, la lettura

Berthe realizza dipinti che possiamo definire di genere, spaccati di vita quotidiana a lei famigliari: giardini, ritratti di amici e famigliari, interni dove i protagonisti sono le sorelle, la mamma, il marito, la figlia Julie. 

In realtà le donne possono dedicarsi solamente ad alcuni soggetti ( nature morte, paesaggi, ritratti) e sicuramente non possono partecipare ai dibattiti pubblici e dare la propria opinione, neppure attraverso l’arte, circa la situazione politica o sociale coeva.

Berthe Morisot La mamma e la sorella dell’artista, 1870, Chester Dale Collection

La sua pittura si può definire attraverso una tavolozza di colori pastello per un racconto declinato al femminile. Partecipa a tutte le mostre impressioniste, tranne nel 1878, quando nasce sua figlia Julie, portando alcune persone a definirla ” una donna di facili costumi ” perché non avrebbe dovuto mettersi al centro come fosse un uomo ma occuparsi di ” faccende a lei confacenti “: trovarsi un marito, essere madre, occuparsi della casa.

Berthe si approccia all’arte divenendo modella di Eduard Manet. Spesso la critica ha azzardato sostenere che i due fossero amanti ma, in realtà, lei ne sposerà il fratello Eugene, mettendo a tacere, definitivamente, i pettegolezzi.

Da Manet impara la cura del dettaglio e il racconto della quotidianità, la dedizione alla pittura e il saper raccontare storie attraverso la sua abilità ritrattistica.

Eduard Manet, ritratto di Emile Zola

Manet raduna tutti gli artisti che poi si chiameranno impressionisti presso il Cafè Guerbois di Parigi. Qui discutono di come l’arte debba cambiare orientamento, rinnovandosi e raccontare la realtà che si manifesta ogni dinnanzi ai propri occhi. Nonostante alle donne fossero interdette queste riunioni, Berthe partecipa e sarà una dei membri fondatori della Società Anonima dei Pittori, Scultori e Incisiori, nel dicembre del 1873. Da qui nascerà la prima avanguardia artistica della storia ossia l’Impressionismo.

Le sorelle

Pur sposata continua il suo cammino artistico, tanto da esporre alle mostre degli impressionisti.

Dopo la nascita della figlia Julie, le sue tele raccontano la maternità, tanto da auto rappresentarsi mentre allatta la bimba o raffigurando Julie, nelle singole fasi della sua crescita.

Berthe Morisot diventa l’ emblema della donna che rompe tutti gli schemi per diventare autonoma, indipendente economicamente, affermarsi in un mondo solamente maschile , com’era quello dell’arte. Si narra che, lei e Eugene, erano appena sposati e lui stava affrontando alcuni problemi economici, tanto che Berthe non si lascia scoraggiare, decidendo, con la vendita delle proprie opere, di provvedere ad entrambi.

In realtà quando muore nel marzo 1895, a causa di problemi polmonari, nel suo certificato di morte è scritto

nessuna professione “. Nonostante tutto ciò che aveva realizzato non era considerata alla pari di un collega maschio. Al suo funerale, presso il cimitero di Passy, località nei pressi di Parigi, partecipano molti dei suoi amici impressionisti, tra i quali Degas e Monet. Per anni la sua figura è caduta nell’oblio della dimenticanza fino agli anni ‘ 50 del secolo scorso quando alcuni storici dell’arte cominciano ad interessarsi alla sua figura, raccontandone la storia e dandole dignità e voce. Oggi Berthe è esposta nei musei di tutto il mondo e molti studi sono stati fatti su di lei , grazie ai quali noi possiamo oggi conoscerne la vicenda personale e artistica. 

Ombretta Frezza
Ombretta Frezza ( 1974) laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università Cà Foscari di Venezia, con il massimo dei voti. Ha collaborato con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici dell’Università Cà Foscari, occupandosi di pittura dell’Ottocento Veneto. Si occupa di curatela di eventi e mostre, collaborando con diverse realtà culturali nazionali ed internazionali. Tiene conferenze di storia dell’arte, prediligendo, in particolare, gli artisti dell’Ottocento e del Novecento. Scrive saggi e articoli critici e, come scrittrice, ha anche all’attivo la pubblicazione di due libri: “L’Arte al Tempo del Covid 19 “ ( 2021 ) e “ Finalmente primavera“ ( 2023) per Panda Edizioni. Presenta libri di scrittori locali. Membro della Commissione Pari Opportunità del Comune di Treviso.

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