Matilde Maso torna con “Viviane”, un romanzo sui legami dell’anima

da | Giu 1, 2025 | 0 commenti

Attraverso il ritratto di una donna in cerca di sé, il romanzo indaga, con profondità e sensibilità, le trasformazioni generazionali e la forza o la fragilità dei legami familiari e affettivi nella società odierna.

Nel panorama della narrativa contemporanea, Viviane, il nuovo romanzo di Matilde Maso, si distingue per la profondità con cui affronta temi cruciali della vita di oggi: i rapporti affettivi, la famiglia, la solidarietà femminile e il bisogno, spesso inascoltato, di autenticità emotiva. La protagonista, Viviane, è una donna che cerca di orientarsi tra le sfide del quotidiano e i nodi irrisolti della propria interiorità. Un personaggio che, pur nella sua individualità, diventa specchio di un’intera generazione.

Uno degli elementi portanti del romanzo è il concetto di famiglia. L’autrice la analizza nella sua articolazione attraverso le generazioni, mettendone in luce i meccanismi evolutivi e involutivi. La famiglia, nel mondo di Viviane, è insieme rifugio e crocevia: può offrire protezione, ma anche diventare un freno alla crescita individuale se non riesce a trasformarsi. È, in fondo, un microcosmo in cui si riflette il cambiamento della società, con le sue sfide e le sue contraddizioni.

Particolarmente toccante è il rapporto tra Viviane e la madre, raccontato con grande finezza psicologica. In uno dei passaggi più intensi del romanzo, l’autrice scrive:

“Con la propria madre Viviane avvertiva a volte una mancanza di comprensione che le causava un’intima sofferenza.

Andava a trovarla, ogni tanto, al sabato pomeriggio. Dopo pranzo, saliva in auto e ripercorreva la strada che le era tanto familiare. Una cinquantina di chilometri ed ecco che ritrovava gli ambienti, gli odori, le atmosfere della sua infanzia. Il suo paese natale, appoggiato sulla collina, non lontano da quello in cui era nato Bruno.

La casa era invecchiata e sbiadita come la madre ma come lei manteneva fierezza e dignità. Era una costruzione antica, solida e squadrata, dotata di una grazia spartana e circondata da un vasto giardino, un fitto intrico di noccioli, magnolie e cipressi argentati, allietato d’inverno da qualche profumato arbusto di Calicantus e, in primavera, dal giallo delle forsizie. L’erba vi cresceva un po’ incolta.”

In questo brano si intrecciano memoria, nostalgia e il difficile tentativo di riconnessione tra generazioni. L’ambiente fisico – la casa, il giardino, il paesaggio – diventa specchio di un legame affettivo mai del tutto risolto, ma profondamente radicato. La scrittura di Maso si fa lirica, ricca di immagini sensoriali, riuscendo a evocare non solo un luogo ma uno stato dell’anima.

Attraverso la figura di Viviane – ma anche quella di Paolo, personaggio speculare e complementare – il romanzo mette in scena la fatica del costruire e mantenere un rapporto di coppia autentico. Non c’è retorica nei dialoghi o nelle situazioni, ma un continuo interrogarsi su cosa significhi davvero condividere la vita con un altro, su quali compromessi siamo disposti ad accettare e dove, invece, sia necessario affermare la propria individualità.

Infine, Viviane è un inno al valore del confronto e della solidarietà. I personaggi non sono mai isole: crescono e cambiano attraverso il dialogo, l’ascolto, e la capacità di mettersi in discussione. È nella condivisione, nel sostegno reciproco, che emerge la possibilità di una vera trasformazione.

Matilde Maso costruisce così un’opera intensa, capace di coinvolgere il lettore non solo sul piano narrativo, ma anche su quello emotivo e riflessivo. Viviane è un romanzo che parla di donne, ma anche di uomini, di famiglie e legami, di fragilità e desideri. Un libro che pone domande importanti e offre spunti profondi, in un linguaggio limpido e accessibile.

romanzo di

Matilde Maso

2024

Matilde Maso

Ha conseguito laurea in Lingue e Letterature straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Già docente e formatrice per la lingua inglese, è autrice di testi scolastici e di studi di glottodidattica.

E’ stata consigliere comunale, attualmente fa parte del direttivo dell’Università del Tempo Libero di Carbonera, di cui è stata uno dei fondatori.

Una sua pièce teatrale, “Sorelle – Controcanto” è stata rappresentata al Piccolo Teatro del Sipario sul Sile di Quinto di Treviso per la stagione 2018-19.

Lo scorso 13 ottobre le è stato assegnato il Premio Stella nel concorso letterario “Io, te e i mondi possibili” di Casale sul Sile per un racconto sul tema “Raccontami, ti ascolto con il cuore”.

Con Piazza Editore ha pubblicato due romanzi, “Viviane” e L’estate di Livia,

Serenella Minto
Veneziana, liceo artistico e laurea in architettura. Autrice di articoli e saggi di critica d’arte e di un premiato testo di narrativa, ha collaborato con case editrici alla stesura di manuali di storia dell’arte e architettura. Inserita nell'Albo Speciale dei giornalisti del Veneto. Direttore responsabile della pubblicazione di "Veneto Arte". Curatrice dell’archivio dell’artista veneziano Yvan Beltrame.

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